Energizzante, rinvigorente, reinterpretato in migliaia di versioni diverse: il caffè shakerato! Apparentemente semplice da realizzare, spesso il risultato non è all’altezza delle aspettative. I difetti più comuni? Crema inesistente in superficie oppure poco persistente, zucchero che non si è sciolto, sapore di caffè troppo forte o troppo “annacquato”.
Ecco i segreti per un caffè shakerato perfetto con cui stupire i tuoi ospiti a fine pasto!
1. Il tipo di caffè: non tutto uguale!
Un perfetto caffè shakerato si riconosce dall’equilibrio dei sapori e, per raggiungere questo risultato, un ruolo importante lo riveste la miscela che deciderete di utilizzare. Arabica e Robusta sono decisamente quelle più conosciute: con la prima otterrai un caffè dolce, ma con una crema più fine e poco consistente, mentre con la seconda avrai dei sapori più aspri e taglienti, ma una crema color nocciola e compatta.
Ti consigliamo di utilizzare una miscela con un giusto compromesso tale da consentirti di conservare le note dolci del caffè, ma ottenere al tempo stesso una schiuma compatta e persistente, che poi è tra le caratteristiche principali di un perfetto caffè shakerato. Attenzione, mai scegliere una miscela eccessivamente robusta: dato che il caffè shakerato è una bevanda fredda rischieresti di dare eccessivo risalto alle note amare.
2. Caffè lungo o ristretto?
La quantità ottimale di caffè per il nostro drink deve essere intono ai 50 ml. Considerando che la dose di caffè normale si aggira intorno ai 30 ml avremo due alternative: o fare un caffè lungo o due caffè ristretti.
Il nostro consiglio? Evitate il caffè lungo poiché, già durante la miscelazione con il ghiacco, verrà rilasciata molta acqua che lo diluirà eccessivamente che conseguente perdita di profumi e sapori.
3. Fondamentale: la sequenza corretta degli ingredienti
Per un caffè shakerato perfetto è indispensabile rispettare la corretta sequenza degli ingredienti. Eccola qui:
- ghiaccio
- zucchero
- caffè caldo
4. Per avere la sicurezza di sciogliere lo zucchero
Purtroppo può capitare che lo zucchero non si sciolga: è tra gli errori più frequenti del caffè shakerato fatto in casa. Come evitarlo? Ecco qualche consiglio:
- dopo aver fatto il caffè espresso, versalo immediatamente nel bicchiere con ghiaccio e zucchero
- altrettanto immediatamente procedete a miscelare energicamente gli ingredienti, per un massimo di 10 secondi
- in alternativa, se proprio volete azzerare i rischi, usate lo sciroppo di zucchero liquido
5. Caffè shakerato: alternative al “boston shaker”
Di shaker ce ne sono di molti tipi: per il caffè shakerato ti raccomandiamo di usare il boston dalla caratteristica forma allungata. Questo consente agli ingredienti, durante la miscelazione, di percorrere “più strada” favorendo sia la corretta miscelazione che la formazione della caratteristica crema di caffè. Siamo però consapevoli che, a meno che tu non sia un vero fan dei drink, lo shaker potresti non averlo a portata di mano: non disperare! Il tuo caffè shakerato verrà altrettanto bene anche così:
- con due bicchieri: uno grande, dove verserai gli ingredienti e l’altro più piccolo in modo che vada ad incastrarsi, simulando uno shaker professionale
- con un bicchiere col coperchio, in modo che puoi chiuderlo e agitarlo energicamente
- con un frullatore, ma in questo caso fate molta attenzione a tritare il ghiaccio (fatelo prima a pezzi mettendolo dentro uno strofinaccio e battendolo con un batticarne), altrimenti rovinerete le lame del vostro mixer
Qualsiasi sia il recipiente con cui miscelerai ricordati sempre: il bicchiere deve essere ghiacciato, così aiuterai la formazione di una schiuma voluminosa e persistente come se fosse una crema.
6. Il bicchiere perfetto per il caffè Shakerato
Il Martini Drink o il modello Flute è perfetto per caffè shakerato. Non l’avete? Andrà benissimo un bicchiere lungo di vetro o un classico calice di vino.
