Prima il caffè casalingo era rappresentato esclusivamente da quello fatto con la tradizionale moka e per l’espresso era necessario recarsi al bar: al giorno d’oggi, praticamente in tutte le case italiane, oltre alla classica caffettiera è presente una macchina per il caffè espresso, pratica, veloce e spesso produttrice di un ottimo caffè… Ma quale è il caffè migliore? Rispondere a questa domanda è praticamente impossibile, in quanto dipende dal gusto personale, pertanto ci limiteremo ad elencare le principali differenze fra i due metodi di estrazione, in modo che siate voi a trarne le dovute conseguenze.
Come funziona la moka?
Più o meno tutti ci siamo svegliati, almeno una volta nella vita, “cullati” dal rassicurante ed inconfondibile rumore della caffettiera, da quel profumo che già da solo aiuta ad iniziare meglio la giornata… ma come funziona questo utensile onnipresente in tutte le case italiane e non solo?
La moka, a differenza della macchina per il caffè espresso, ha un funzionamento molto semplice: è composta da una caldaietta per l’acqua nella parte inferiore, da un filtro a forma di imbuto per il caffè macinato, ed una parte superiore dove viene raccolto il caffè.
L’acqua nella caldaia bollendo viene spinta dalla pressione del vapore attraverso i chicchi macinati ed il filtro, depositandosi nella parte superiore sotto forma di caffè.
Come funziona la macchina per l’espresso?
Ovviamente le macchine professionali da bar sono più complicate di quelle casalinghe, ma il principio di funzionamento è lo stesso: il caffè si ottiene facendo passare per circa 30 secondi un getto di acqua calda (non bollente) sotto pressione (nelle macchinette da casa è di 19 bars, nelle macchine da bar anche di più) attraverso uno strato di caffè macinato e pressato (6-7 grammi).
Per evitare di ritrovarsi granuli di caffè nella bevanda, la miscela è protetta da un filtro (nelle macchine da bar) o contenuta in cialde o in ancora più comode capsule, come nelle macchinette casalinghe.
Grazie alla pressione, il cosiddetto “tasso di estrazione” viene ad essere molto alto, ossia la quantità di sostanza solida estratta dalla polvere per unità di volume di acqua è maggiore rispetto alla moka, contribuendo a creare un caffè concentrato, denso e cremoso.
Moka vs Espresso: come cambia il risultato finale?
Partendo dal dato di fatto che, qualunque metodo si utilizzi per preparare il caffè, per farlo buono è indispensabile utilizzare una miscela di qualità, e che sicuramente la macchinetta per espresso è più adatta ai “pigri”, in quanto estremamente veloce e pratica, le oggettive differenze fra i due tipi di caffè sono le seguenti:
- Il caffè preparato con la moka può avere come quello espresso un gusto forte, deciso e ricco di aromi, ma la sua consistenza è più leggera, non cremosa.
- Il caffè espresso è invece estremamente cremoso e concentrato, e grazie alla sua corposità riesce forse ad esaltare meglio le note aromatiche.
Dallo scontro nessuna delle due bevande ne esce vincitrice, in quanto un caffè fatto con la moka (preparato ad arte) è buono ed aromatico quanto quello espresso. Il problema è che, quando si parla di caffettiera entrano in gioco infinite variabili, e il risultato finale non è mai uguale da una tazzina all’altra: basta variare quantità di caffè nel filtro, di acqua nella caldaia, tenere la caffettiera sul fuoco troppo o troppo poco, per ottenere caffè completamente diversi, spesso cattivi.
La macchina per espresso è invece costante, e grazie ad una specifica valvola che consente un flusso di pressione sempre uguale, garantisce un’estrazione di caffè uniforme ed un sapore pieno, uguale in tutte le tazzine.
Tutto questo a dire che, se sei un “purista della moka”, abituato ad utilizzarla ogni giorno seguendo tutti gli accorgimenti necessari, difficilmente cambierai idea ma, se sei amante dei caffè “al volo”, e non ti va di perdere tempo, l’espresso è quello che fa per te, sia in casa che fuori!
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