Basta nominarlo e si apre un mondo: stiamo parlando del Campari, il prodotto di punta dell’azienda omonima, e famoso un po’ ovunque per il suo color rosso rubino e la versatilità che lo rende protagonista di moltissimi cocktail. Oggi parleremo del Campari “a tutto tondo”, partendo dalle sue origini, per arrivare ai suoi ingredienti e ai più famosi cocktail che lo contengono!
Campari soda: la sua storia in due parole!
Pensate che la Campari ebbe inizio quasi per caso in un piccolo bar di Novara, acquistato dal capostipite della famiglia nel 1860, dove nacque e cominciò a perfezionarsi la ricetta del Campari che tutti conosciamo. Nel 1862 venne aperto il Caffè Campari a Milano, e nel retro bottega fu allestito un laboratorio in cui il proprietario preparava i suoi distillati.
Il colpo di genio del signor Campari fu quello di proporre il suo amaro prima e non dopo pranzo, di fatto lanciando la moda dell’aperitivo, diventata poi un rito in tutta Italia e non solo.
Il primo impianto produttivo della Campari venne inaugurato circa 40 anni dopo a Sesto San Giovanni, ed i prodotti dell’azienda cominciarono ad essere esportati anche all’estero, decretando il successo di questa bevanda come uno degli aperitivi alcolici più noti.
Ma perché tutto questo successo? Visto che il primato del Campari dura da un po’ troppo per essere considerato solo una moda, cerchiamo di capire finalmente di cosa si tratta e quali sono gli ingredienti che lo compongono e che lo rendono così buono!
Campari: quali ingredienti contiene? Magari saperlo!
Il Campari fa parte dei bitter, cioè le bevande alcoliche dal gusto amaro, ottenute da sostanze vegetali ed usate solitamente come aperitivo o digestivo.
Nello specifico il Campari si ottiene dall’infusione in una miscela di alcool ed acqua di piante aromatiche, erbe amaricanti e frutta, che gli conferiscono un aroma intenso ed il suo caratteristico color rubino.
La ricetta del Campari è esattamente quella di 150 anni fa, ed è custodita gelosamente dall’azienda, che non ne ha mai rivelato gli ingredienti precisi: c’è chi dice che sono più di 20 ed alcuni sostengono che siano circa 80.
Più di questo, purtroppo, o per fortuna, non è dato sapere, e tutta questa segretezza contribuisce ad alimentare l’alone di mistero che avvolge questa famosissima bevanda.
Per quanto riguarda invece il Campari Soda, l’aperitivo monodose dalla caratteristica bottiglietta a forma di cono, è composto da una miscela di due ingredienti, Campari e Seltz, ed è stato il primo pre-mix pronto all’uso della storia (è nato nel 1932).
Pensate che per disegnare la sua inconfondibile bottiglietta, fu scomodato addirittura il futurista Fotunato Depero, che le diede quella forma a calice rovesciato divenuta famosissima.
Ma quanto è alcolico il Campari, e per quanti cocktail viene utilizzato?
Campari: gradazione alcolica e cocktail più conosciuti!
Che gradazione ha il Campari? Ed il Campari Soda?
- Il Campari contiene una percentuale di alcool che si attesta sul 25% vol.
- Il Campari Soda è invece moderatamente alcolico e la sua gradazione è di 10% vol.
Cosa vuol dire in pratica? Vuol dire che su 100 ml di Campari, 25 ml sono di alcool, e su 100 ml di Campari Soda, solo 10 sono di alcool (per il fatto che è diluito con il Seltz).
I cocktail preparati con il Campari sono veramente tantissimi, e noi oggi ve ne proponiamo tre fra i più famosi ed apprezzati:
- Americano: questo cocktail dal gusto amaro e rinfrescante nacque a Milano con il nome Milano-Torino (zone di provenienza dei due ingredienti principali) e venne ribattezzato Americano perché estremamente apprezzato dai turisti statunitensi. L’Americano è composto da 3cl di Campari, 3 cl di Vermouth Rosso ed una spruzzata di Seltz. Gli ingredienti vanno mescolati direttamente in un bicchiere old fashioned riempito di ghiaccio e guarnito con una fettina di arancia.
- Negroni: cocktail dal colore arancio scuro e dal gusto intenso e secco, nacque per caso negli anni 20, quando il conte Camillo Negroni, un avventuriero italiano, ordinò un Americano, chiedendo al barista di aggiungervi un spruzzata di Gin. Il Negroni si prepara mescolando 3 cl di Gin, 3 cl di Campari e 3 cl di Vermouth Rosso direttamente in un bicchiere old fashioned riempito di ghiaccio, e guarnendo il tutto con una fettina di arancia.
- Campari Orange: è un cocktail estremamente semplice e molto dissetante, che si ottiene mescolando in un bicchiere per long drink una parte di Campari e 4 parti di succo d’arancia. Questa miscela è conosciuta anche come “Garibaldi”, in onore dell’Eroe dei due Mondi, in quanto il colore rosso ne ricorda la giubba e le arance lo sbarco in Sicilia. Il Garibaldi è perfetto sia come aperitivo che come long drink.
Ovviamente la lista dei cocktail a base di Campari non finisce certo qui: noi vi abbiamo dato solo qualche spunto per gustare questa bevanda davvero unica, che dai tempi del retro bottega del Signor Campari, è divenuta un simbolo dell’Italia nel mondo!
Caffè Portofino: cocktail bar e non solo nel cuore di Prati!
Se siete a Roma, non potete non passare al Caffè Portofino, a Piazza Cola di Rienzo, nel cuore di Prati! Siamo aperti dalle 6.30 di mattina all’1:30 di notte, e siamo pronti a venirvi incontro per ogni vostra esigenza, dalla colazione al dopo cena, con orario continuato, perché siamo:
- Bar
- Gelateria
- Ristorante
- Cocktail bar
Insomma, che sia una colazione, una pausa pranzo, una merenda, un aperitivo o un dopo cena con gli amici, ne avrete davvero per tutti gusti!
Gli esperti barman di Caffè Portofino vi prepareranno tutti i cocktail che desiderate, dai più classici (compressi tutti quelli a base di Campari), a quelli più fantasiosi e coloratissimi, frutto dell’incontro di alcool, frutta e gelato!
Il tutto, se vorrete, accompagnato da specialità espresse che renderanno i vostri aperitivi o i vostri dopo cena davvero diversi dal solito! Che aspettate a venirci a trovare?